CNA Fita: necessarie modifiche profonde al calendario 2026 per garantire sicurezza, tutela del lavoro e sostenibilità economica
CNA Fita chiede al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, una profonda revisione delle modalità dei divieti di circolazione previsti nel calendario 2026, affinché siano pienamente rispettati i principi di sicurezza, dignità professionale ed esigenze economiche del Paese.
L’obiettivo primario e condiviso resta quello di tutelare la sicurezza. Allo stesso tempo, però, è necessario evitare gli effetti fortemente penalizzanti che le restrizioni alla circolazione possono determinare per il settore dell’autotrasporto e per l’intero sistema economico-produttivo.
Nel dettaglio, dopo aver riconosciuto al ministro l’attenzione verso il settore e la sensibilità dimostrata nei confronti della categoria – che siamo certi proseguirà anche in futuro – CNA Fita individua alcuni punti chiave su cui intervenire:
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Garantire una programmazione certa e di lungo periodo, individuando orari di divieto che non compromettano l’attività ordinaria, superando l’attuale calendario caratterizzato da un’eccessiva frammentazione degli orari.
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Eliminare i divieti brevi e poco efficaci (in particolare nelle ore pomeridiane del venerdì e in alcune giornate di martedì) che, anziché migliorare la fluidità del traffico, producono l’effetto opposto concentrando i flussi prima e dopo gli stop.
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Mantenere divieti di durata limitata e strategicamente calibrata in alcuni sabati, così da garantire la pausa minima obbligatoria e consentire ai conducenti il rientro a casa nella giornata di domenica.
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Integrare nella gestione del traffico i Sistemi di trasporto intelligenti e l’Intelligenza artificiale, strumenti in grado di favorire il passaggio da divieti rigidi e predeterminati a una gestione più dinamica e flessibile della circolazione.
“In un’ottica di sicurezza collettiva e di sviluppo del Paese – ha sottolineato il presidente nazionale di CNA Fita, Michele Santoni – sollecitiamo le istituzioni a considerare prioritari gli investimenti in infrastrutture, manutenzione programmata e sistemi di gestione del traffico moderni ed efficienti. La sicurezza stradale è un obiettivo condiviso che richiede un impegno strategico complessivo”.








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