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Bando rimborsi deviazioni su A12, CNA critica

CNA: fondi scarsi, bando complesso e in ritardo, ma è un primo segnale

Pochi fondi, bando con rendicontazione complessa, due difetti non da poco cui si aggiunge il ritardo nella sua emissione rispetto al blocco della circolazione su SS1 e SR206 scattato già dal 15 aprile.

Intanto speriamo vivamente che ai 15mila euro della CCIAA ed ai 5000 del comune di Collesalvetti si vadano rapidamente ad aggiungere almeno i fondi promessi dal comune di Livorno e da quello di Rosignano, ma non si capisce perché non debbano essere sollecitati a farlo anche altri comuni; noi avevamo chiesto al prefetto che venissero coinvolti almeno i comuni della provincia di Livorno, Pisa e Grosseto.

La sicurezza stradale va a beneficio di tutti e non deve essere un costo sostenuto solo da una categoria o da alcuni enti: le due arterie che sono state oggetto di interdizione al traffico attraversano molti comuni e sono percorse quotidianamente da aziende di trasporto merci con sedi nelle tre province.

Purtroppo non sono state nemmeno accolte le richieste fatte dalle associazioni di categoria dell’autotrasporto di rendere il bando più semplice possibile nella rendicontazione, facendo leva sulla possibilità di avere dati informatici precisi da parte di SAT: la farraginosità ed i pochi fondi rispetto agli importi pagati in pedaggi nei sei mesi di stop al transito potranno essere a nostro giudizio un limite molto importante al numero di domande, sia presentate che accolte, una storia già vissuta in passato.

E’ un bando del tipo “a sportello”, quindi non proprio un clic-day ma quasi; inoltre starà ovviamente aperto fino ad esaurimento dei,  pochi, fondi a disposizione; la rendicontazione sarà su base cartacea; le aziende che riusciranno a presentare le domande potranno prendere, al massimo, circa 1500 euro. Ricordiamo che ogni mezzo a cinque assi che fa mediamente 3 volte a settimana 3 viaggi al giorno entrando ed uscendo da quei caselli spende circa 1300 euro al mese solo di pedaggi, oltre a tutto il resto. Ne consegue che una piccola azienda con tre mezzi di quel tipo ha avuto un aggravio di pedaggio in sei mesi di oltre 23mila euro.

I fondi sono quindi scarsi, ma sempre meglio di niente, almeno è un segnale politico di attenzione alla categoria da parte degli enti che li destinano.

CNA ha sostenuto da sempre che la via migliore sarebbe stata l’esenzione a monte dal pedaggio per i mezzi delle aziende locali, ma le tempistiche con cui il prefetto ha disposto improvvisamente il blocco, non hanno certo permesso di chiedere preventivamente i fondi necessari al ministero da stornare a SAT.

Il brutto è che ad oggi non ci risulterebbero avviate le azioni promesse dalle istituzioni e chieste dalle associazioni in vista del prossimo anno: chiedere i fondi necessari al ministero per l’esenzione (almeno per compensare la situazione di forte ritardo infrastrutturale in cui già versa la provincia di Livorno), chiedere alla regione interventi urgenti di ulteriore miglioramento della SR206.

Ovviamente ci attendiamo risposte positive in tal senso.

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