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Da giovani che eravamo… com’è cambiata la popolazione a Livorno

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Poche nascite, tante morti, flusso migratorio insufficiente a colmare tale gap, popolazione strutturalmente anziana e riduzione del numero medio di componenti per famiglia.
E’ quanto emerge dai dati presentati alla stampa lunedì 7 novembre presso la sede di Livorno dal Presidente Riccardo Breda e dal Dirigente Mauro Schiano, a partire da uno studio predisposto dal Centro Studi e Ricerche della Camera di Commercio sui dati Istat 2015, declinati in maniera specifica sui due territori di Livorno e di Grosseto.
Quella scattata è una fotografia non certo rassicurante per le due province, in cui la popolazione autoctona sembra aver decisamente imboccato la via di un progressivo declino.
Se dunque la mortalità supera di gran lunga la natalità, se l’età media della popolazione aumenta sempre più verso la fascia degli anziani, non basta il grido di allarme: ai giovani – ha detto il Presidente Riccardo Breda – dobbiamo offrire di rimanere: solo così la situazione, lentamente, cambierà. Il nostro territorio, pur consentendo un’eccellente qualità di vita non ha per i nostri giovani quell’appeal che li induca a rimanere. Il tema del lavoro è quindi balzato al centro della scena dopo la presentazione dei dati demografici particolarmente negativi per Livorno e Grosseto rispetto alla media sia toscana che nazionale. A testimonianza che la lettura dei dati contenuti nel rapporto del Centro Studi può costituire un supporto alla conoscenza dei contesti sociali soprattutto per coloro che, anche a livello di piccole amministrazioni locali, sono chiamati ad adottare scelte strategiche.

Sul sito della Cciaa tutti i dettagli
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