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Due anni dall’alluvione, ancora nessun rimborso alle imprese

“E’ scandaloso che a due anni dalla tragica alluvione che ha sconvolto Livorno, Collesalvetti e Rosignano, nemmeno un euro di rimborso sia ancora stato dato alle imprese travolte dal fango”: è quanto denuncia la Cna di Livorno chiedendo a chi di dovere di erogare i fondi già stanziati ma bloccati dalla burocrazia.

“La ferita mortale inferta a Livorno dalla tragica alluvione del 9-10 settembre 2017 – afferma il direttore generale di Cna Dario Talini – non potrà mai essere dimenticata con le sue tante vite spazzate via dal fango.
Mai però avremmo pensato di dover denunciare, a cosi tanta distanza di tempo, che ancora non si è conclusa la procedura per l’erogazione di fondi alle imprese che hanno subito danni nel disastroso evento: anche questo è inaccettabile.

La burocrazia – continua Talini – è stata spietata imponendo alle aziende una procedura lenta, complessa, poco chiara e scoraggiante; purtroppo per queste imprese non si può fare altro che attenersi alle disposizioni impartite a livello ministeriale ma, visto il ripetersi ormai sempre più frequente di eventi di simili dimensioni (basti guardare cosa successo recentemente ad Arezzo), sarebbe doveroso che chi di competenza avanzasse a livello nazionale una proposta di modifica dell’intera procedura così da essere realmente tempestivi negli interventi a favore dei danneggiati, come tutti promettono nell’immediatezza degli eventi calamitosi”.
“Come Cna stiamo assistendo gratuitamente nelle pratiche da due anni diverse imprese associate – afferma il coordinatore sindacale Alessandro Longobardi – constatando quanto sia difficile per chi ha subito un danno ottenere magari un parziale ristoro. Il personale dei vari enti coinvolti, soprattutto della Regione, ha mostrato sensibilità, ma è la procedura in sé che è contorta ed alterna scadenze brevissime per le imprese per la produzione di rendicontazioni, a lunghissimi periodi di totale silenzio sugli esiti delle domande; senza contare la duplicazione di documentazione (e le relative spese) prodotta in questi due anni ai vari enti coinvolti: prima la camera di commercio, poi la Regione, poi nuovamente la camera di commercio, poi nuovamente la Regione, poi Sviluppo Toscana, le banche ed ora nuovamente Sviluppo Toscana.

Le aziende – continua Longobardi – stanno subendo dalla burocrazia un continuo scoraggiamento a proseguire nelle pratiche. Adesso siamo al punto che Sviluppo Toscana deve dare il via alle banche convenzionate per l’erogazione dei primi finanziamenti agevolati (perché nemmeno di rimborsi si tratta) garantiti dallo Stato: fra quanto? Non è dato di saperlo. Sarebbe un bel segnale se le erogazioni avvenissero almeno prima del 9 settembre”.

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