Manovra economica, CNA: “Bene le modifiche su crediti d’imposta e detassazione dei rinnovi contrattuali. Criticità sui sostegni agli investimenti per le piccole imprese”
Nel corso dell’iter parlamentare della manovra sono stati introdotti alcuni correttivi positivi, più volte sollecitati da CNA. Tra i principali interventi figurano l’estensione al 2024 della detassazione degli incrementi retributivi legati ai rinnovi contrattuali e l’eliminazione dei vincoli all’utilizzo dei crediti d’imposta.
La Confederazione valuta inoltre come un segnale di attenzione la destinazione di risorse a supporto della fase di uscita dalla precedente Transizione 5.0. Resta tuttavia necessario un chiarimento normativo in tempi rapidi, per garantire a tutte le imprese che hanno presentato domanda nei termini e nel rispetto dei requisiti l’accesso ai benefici secondo le modalità originariamente previste.
CNA evidenzia infine come le misure a sostegno degli investimenti risultino poco adeguate alle esigenze delle micro e piccole imprese. In particolare, il passaggio dal credito d’imposta ai meccanismi di super e iper ammortamento rischia di escludere circa il 40% dei potenziali beneficiari. Allo stesso modo, il mantenimento della soglia minima di investimento pari a 200mila euro limita fortemente l’accesso alle risorse della Zes Unica, lasciando fuori circa il 97% delle piccole imprese del Centro-Sud.
Resta infine il rammarico per l’assenza, in una manovra improntata alla necessaria attenzione ai conti pubblici, di misure volte a ridurre l’elevato costo dell’energia, a fronte di un previsto aumento delle accise sul gasolio.









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