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Rinnovabili: i corsi fatti con CNA riconosciuti validi

I corsi di aggiornamento effettuati dalle imprese di installazione e manutenzione di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili (Fer) tra il 1° agosto 2016 e il 30 giugno 2017 o anche precedentemente, se conformi alle caratteristiche dettate dalla DGR 781/2016, assolvono agli obblighi formativi fino al 31 dicembre 2022. Lo stabilisce la delibera di Giunta del 9 dicembre 2019, n. 1540 DGR 737/2017 “DGR n. 781 del 1 agosto 2016, Installazione e manutenzione straordinaria di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili – Indirizzi per la realizzazione dei percorsi di formazione (D. Lgs.3 marzo 2011 n. 28). Modifica.”, pubblicata sul BURT Parte II n° 7 del 12 febbraio 2020.

CNA ha ottenuto un risultato per il settore dell’installazione rimediando ad una ingiustizia enorme: si riallineano così tutti gli operatori ad un termine temporale, nelle more delle varie scadenze cambiate in Toscana un paio di volte, non penalizzando, ma anzi valorizzando chi aveva adempiuto rispettando quei termini. Ed è stato evitato il rischio della concorrenza sleale tra imprese che hanno seguito i corsi di aggiornamento nei tempi previsti dalla delibera della Regione Toscana, ovvero il 30 giugno 2017, e le imprese che ancora non lo avevano fatto, ma che avevano ottenuto una proroga al 31/12/2019. Infatti chi ha rispettato le scadenze imposte dalla norma aveva  ricevuto un anno “in abbuono”, ma chi non ha rispettato la scadenza aveva poi avuto tempo per effettuare l’aggiornamento fino al 31/12/2019 e quell’aggiornamento, così come previsto dallo standard formativo, ha una durata triennale, quindi vale fino al 31/12/2022. Così facendo la Regione avrebbe premiato chi non ha rispettato una scadenza che lei stessa aveva imposto. Il lavoro di CNA regionale in collaborazione con le CNA Territoriali lo ha evitato.

“E’ stato riconosciuta la serietà e la professionalità delle aziende che hanno rispettato le regole e che si erano quindi adeguate agli obblighi formativi nei tempo e modi stabiliti  – commenta CNA – Finalmente si è fatta chiarezza scongiurando un’ingiustizia. Chi è andato dicendo che non era necessario fare i corsi ha solamente fatto perdere tempo alle imprese esponendole a rischi. CNA , al contrario,  si è subito adoperata per mettere in condizioni le imprese di essere in regola. E’ una notizia positiva dopo un percorso non facile che ci ha visto protagonisti ed impegnati a tutela delle aziende regolari che sono tante e che lavorano con grande qualità e professionalità”.

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